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Tra intelligenza artificiale ed etica: il contributo di Cristiana Falcone al Business Ethics Summit in Vaticano

Tra intelligenza artificiale ed etica: il contributo di Cristiana Falcone al Business Ethics Summit in Vaticano

By Redazione

Il 9 giugno 2023, l’Accademia delle Scienze a Città del Vaticano ha ospitato il primo Business Ethics Summit. L’incontro è nato su iniziativa di Core, una realtà impegnata nel comparto delle comunicazioni pubbliche e relazioni istituzionali, in partnership con Philip Larrey. Quest’ultimo è docente di filosofia presso la Pontificia Università Lateranense, sacerdote nella diocesi di Roma, specializzato in tecnologia e digitale, nonché co-fondatore di Ethics Labs. Il Business Ethics Summit è stata l’occasione perché una rappresentanza di leader del mondo potesse incontrarsi, riunirsi e confrontarsi sul binomio tra etica e decisioni aziendali, quale perno fondamentale per le situazioni afferenti al contesto, alla tecnologia e alla società.

Cristiana Falcone, moderatrice del Business Ethics Summit, spiega le finalità dell’incontro

Sono state le disposizioni della Chatham House Rule a guidare l’intero incontro. Incontro introdotto e moderato da Cristiana Falcone, Board Director di Core, che ne ha illustrato le finalità. In proposito, ha affermato:

“L’obiettivo di questo primo Summit in Italia, che è stato progettato e prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, è quello di condividere esperienze di successo e fallimento per esplorare il ruolo dell’etica nel mondo degli affari”.

Il Business Ethics Summit è stato organizzato in quattro differenti sessioni di lavoro, propedeutiche alla discussione degli argomenti più rilevanti. I risultati ottenuti sono diventati dei contenuti utili per la realizzazione di quattro casi di studio a disposizione di aspiranti manager agli inizi delle loro carriere.

Human Economy nell’intervento di Adolfo Urso

Attraverso l’intelligenza artificiale, John Stuart Mill, filosofo ed economista britannico, esponente del Liberalismo e Utilitarismo dell’Ottocento, ha fornito l’input per la discussione sulla Human Economy. Mill ha evidenziato come la Human Economy coinvolgesse sia il benessere economico, sia la prosperità di ogni persona nel mondo. I convenuti hanno dovuto tracciare le tappe che un’azienda dovrebbe affrontare per evolvere e gareggiare al tempo della Human Economy.

Adolfo Urso, relatore della prima sessione, parlando del Ministero delle Imprese e Made in Italy di cui è a capo, ha definito questo dicastero qualcosa che va oltre un luogo fisico. Infatti, il Ministero è diventato un modello di produzione, quale simbolo di un brand di qualità di tenore mondiale, che mette al centro il consumatore, quale protagonista del sistema produttivo nazionale.

Padre Larrey sul tema della Tech Economy

Padre Larrey, invece, è stato il relatore della seconda sessione del summit. Il punto di partenza del suo intervento è stato il pensiero di Immanuel Kant, che sosteneva come la tecnologia fosse una risorsa per la società se usata in modo etico. Tenendo conto di questa considerazione iniziale, il decano della Pontificia Università Lateranense si è concentrato sulla Tech Economy. Pertanto, si è concentrato sulle modalità attraverso cui la trasformazione tecnologica potesse contribuire all’evoluzione, al miglioramento e all’efficacia delle decisioni, con l’obiettivo di incrementate il benessere della società.

Sam Altman, esperto informato e Amministratore Delegato di OpenAI, ha offerto un suo intervento in questa seconda fase del summit. In proposito, ha evidenziato che una realtà aziendale etica è anche una realtà aziendale migliore, potendo godere di alcuni elementi importanti. Citando i più salienti, ha incluso:

  • protocolli di sicurezza elevati;
  • onestà;
  • trasparenza;
  • controllo.

Questi quattro principi sono stati definiti, dunque, essenziali per l’evoluzione del genere umano.

Impact Economy nell’intervento di Andrea Abodi

La terza sessione ha portato all’attenzione dei presenti il tema dell’Impact Economy, introdotto dall’Intelligenza Artificiale con un pensiero di Confucio. Questi ha esortato i futuri manager alla condivisione dei traguardi positivi come anche degli insuccessi, poiché si tratta di occasioni favorevoli per la crescita. Partendo da questo spunto, il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi ha evidenziato come lo sport potesse essere un importante risorsa per preservare le persone dalle situazioni negative della vita.

Climate Economy, il tema dell’ultima sessione del summit

L’argomento della Climate Economy ha concluso il summit. Sempre con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, è stato il filosofo Aristotele ad introdurre il tema, evidenziando come il capitale naturale esplichi il suo valore essenziale a favore del benessere umano e non umano. Per questo motivo, il capitale naturale non può non entrare nelle decisioni aziendali, concretizzando l’ideale di giustizia di Aristotele, per cui tutti hanno diritto ad avere quanto gli spetta.

La conclusione del Business Ethics Summit

Salvatore Pinto, Presidente di Axpo Italia, e Lorenzo Radice, Responsabile Sostenibilità del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, partner del Business Ethics Summit, hanno concluso. Radice ha affermato proprio come lo stesso Gruppo FS abbia introdotto i principi di sostenibilità nel suo modello di business, creando valore per gli azionisti e per gli stakeholder. Pinto, invece, ha proseguito, sostenendo quanto sia fondamentale dare rilievo allo sviluppo per le strategie ESG. L’obiettivo è quello di analizzare le imprese, i governi e le economie mondiali, da incastrare nel percorso verso il futuro, orientato sempre più alla sostenibilità.

Alcune considerazioni finali di Cristiana Falcone

Cristiana Falcone, moderatrice del Business Ethics Summit, ha rilasciato delle considerazioni finali, riflettendo proprio sull’attualità del messaggio dei quattro filosofi che, grazie all’intelligenza artificiale, hanno animato le quattro sessioni del Business Ethics Summit.

“Possiamo riflettere ed adattare alcune delle idee fondamentali di questi quattro filosofi al contesto moderno di business, tecnologia, ecologia e prosperità “.

E, concludendo, Cristiana Falcone ha sottolineato:

“Queste idee possono offrire una solida base filosofica per la promozione di politiche globali incentrate sulla dignità umana, sulla prosperità sostenibile e sulla giustizia etica, collaborando alla promozione della pace, della sicurezza, dello sviluppo sostenibile e dei diritti umani a livello globale promossi dall’ONU”.